sabato 27 aprile 2013

Stop Enel. Per un nuovo modello energetico - Incontro di presentazione della campagna - mercoledì 8 maggio a Campobasso

Il Comitato Acqua Pubblica Molise organizzaIncontro di presentazione della campagna Stop Enel, per un nuovo modello energetico.

Mercoledì 8 maggio, ore 18:00
presso l'INCUBATORE SOCIALE 
via Monsignor Bologna, 15 - CAMPOBASSO

intervengono:
-CONCEPCION SANTAY GOMEZ Sindaco indigeno Maya/Ixiles di San Juan Cotzal (Guatemala)
-FLAVIO STASI Rete Stop Enel e Comitato No al Carbone di Rossano Calabro
-EMILIO IZZO Comitato No all'eolico selvaggio Molise

-COMITATO ACQUA PUBBLICA MOLISE
-PATAGONIA SIN REPRESAS (video testimonianza)

Il 12 e 13 Giugno 2011, con i referendum sull'acqua, la maggioranza assoluta degli Italiani ha deciso che l'acqua deve essere considerata un bene comune: oltre il 95% dei votanti si è espresso affinché l'acqua venga rimossa dalle logiche di mercato.



I Governi italiani, però, non hanno compiuto nessun passo per seguire la linea dei referendum, anzi ci si è mossi in maniera contraria. Ma il susseguirsi di interventi della Corte Costituzionale nel luglio 2012 e poi del Consiglio di Stato ha ribadito che la quota di capitale investito va eliminata dalla bolletta, confermando che i cittadini non devono pagare il profitto per i privati. Allo stesso modo rispettare la volontà referendaria vuol dire intraprendere un percorso di ripubblicizzazione del servizio idrico, contrastando tutte le iniziative che collocano nella sfera del mercato e dei profitti un bene che è patrimonio di tutti. Non farlo significa calpestare la democrazia.

Nella nostra regione a Termoli il servizio idrico è stato per anni affidato alla società privata Crea (controllata dalla romana Acea), il cui contratto scadrà il 30 giugno. Ci si aspetta dunque che il Comune di Termoli approvi la delibera che detterà l'indirizzo politico per la ripubblicizzazione dell'acqua.

Il Comitato Acqua Pubblica Molise, assieme a cittadini e associazioni, ha deciso di mobilitarsi per costruire una Legge Regionale di Iniziativa Popolare che possa regolare una volta per tutte la gestione del Sistema Idrico Integrato della Regione, in modo da scongiurare qualsiasi altra privatizzazione nell'interesse dei cittadini e del loro diritto all'acqua come bene comune.

Il controllo dell'acqua è un argomento che facilmente si intreccia con l'energia. Basti pensare che l'Enel, la multinazionale italiana dell'energia, controlla (attraverso l'acquisizione dell'impresa spagnola Edesa) i diritti di sfruttamento dell'acqua in molti paesi dell'America Latina per realizzare progetti idroelettrici. Un colonialismo energetico con cui Enel (per il 31% ancora di proprietà del Ministero dell'Economia e delle Finanze) continua a sottrarre terre e acqua alle comunità locali proponendo un modello di sviluppo obsoleto e distruttivo per l'ambiente.

La Campagna “Stop Enel” (www.stopenel.org), che vede tra i promotori anche i movimenti per l'acqua pubblica, nasce con l'intenzione di ribaltare questa visione, ha già dato vita ad un’assemblea internazionale il 28 aprile, partecipata dai comitati italiani e da rappresentanti delle comunità di tutto il mondo. Un nuovo modello energetico non più calato dall’alto ma costruito a partire dai territori, dalle vertenze decennali che gruppi di cittadine e cittadini liberi continuano a ravvivare, seppur spesso isolatamente, fermando i progetti o limitandone i danni. Più in generale un modello di sviluppo che tenga conto di tre valori fondamentali oggi calpestati ferocemente in ogni singola vertenza territoriale: la SALUTE, la quale non può più essere posta in secondo piano rispetto a profitti e bilanci; il LAVORO, come strumento di dignità e riscatto, come servizio alle comunità, e non più come strumento di ricatto e sfruttamento di cose e persone; la DEMOCRAZIA, ovvero l’esigenza che siano le comunità a decidere del proprio destino e del proprio sviluppo.

Invitiamo cittadini e associazioni all'incontro di presentazione della campagna internazionale “Stop Enel” che si terrà l'8 maggio 2013 presso la sala dell'Incubatore Sociale di Campobasso alle ore 18:00, nel quale si discuterà di energia, acqua e delle future attività del Comitato.


Sarà possibile firmare l’ICE "L'acqua è un diritto umano", l’iniziativa legislativa dei cittadini europei per chiedere alla Commissione Europea che le risorse idriche siano messe fuori dal mercato ed al riparo dai tentativi di privatizzazione. Ricorda di portare con te un documento d'identità valido!
www.acquapubblica.eu




APPELLO AI TERRITORI
Fermiamo l’energia che opprime le comunità e distrugge l’ambiente.
Il 30 aprile si celebrerà a Roma l’assemblea degli azionisti di Enel S.p.A. Anche quest’anno la multinazionale dell’energia, simbolo d’ inquinamento e del colonialismo energetico italiano nel mondo, vaglierà i suoi bilanci basati su centrali altamente inquinanti, opere devastanti, impianti costruiti violando i territori senza alcun rispetto per le comunità.
Dalle mega-dighe della Colombia, del Cile, del Guatemala al carbone di Civitavecchia, Brindisi e La Spezia, dal nucleare in Spagna e Slovacchia alle rinnovabili di nome e non di fatto, come la geotermia in Toscana e le biomasse sul Pollino, dalle centrali ultra inquinanti dell’Est Europa ai catorci ad olio combustibile di Rossano, Porto Tolle, Montalto di Castro: Enel incarna pienamente il modello energetico che ha caratterizzato gli ultimi cinquant’anni di politiche industriali ed energetiche dell’occidente, un modello fallimentare e distruttivo basato sull’esaurimento di risorse naturali, sullo sconvolgimento degli ecosistemi e sulla prevaricazione sistematica della volontà, degli interessi e dell’identità delle comunità locali, in Italia come all’estero.
Un modello truffaldino che, per Enel come per altri speculatori locali ed internazionali, nell’energia come nelle infrastrutture, nel ciclo rifiuti, nella malagestione dei beni comuni, si traduce in profitti milionari assicurati dal fatto che i costi, economici e non, non vengono messi nel bilancio aziendale ma vengono pagati dalla collettività.
Ora che la crisi economica sta mettendo in evidenza tutti i limiti di questa logica iniqua e devastante è il momento di ribaltare questo modello energetico, rivedendo considerevolmente i consumi insostenibili ed inutili e mettendo al centro i diritti ed i bisogni reali delle comunità.
La Campagna “Stop Enel” nasce con questa visione, ha già dato vita ad un’ assemblea internazionale, partecipata dai comitati italiani e da rappresentanti delle comunità di tutto il mondo, ed una nazionale. Un nuovo modello energetico non più calato dall’alto ma costruito a partire dai territori, dalle vertenze decennali che gruppi di cittadine e cittadini liberi continuano a ravvivare, seppur spesso isolatamente, fermando i progetti o limitandone i danni. Più in generale un modello di sviluppo che tenga conto di tre valori fondamentali oggi calpestati ferocemente in ogni singola vertenza territoriale: la SALUTE, la quale non può più essere posta in secondo piano rispetto a profitti e bilanci; il LAVORO, come strumento di dignità e riscatto, come servizio alle comunità, e non più come strumento di ricatto e sfruttamento di cose e persone; la DEMOCRAZIA, ovvero l’esigenza che siano le comunità a decidere del proprio destino e del proprio sviluppo.
Per realizzare questo progetto è necessario connettere tutte le vertenze, mettere in condivisione conoscenze ed esperienze, unire le forze per contrastare nel miglior modo possibile ogni singolo progetto: fermando la logica infausta che lo giustifica.
Per questo stiamo organizzando tre giorni di discussioni, iniziative ed approfondimenti.
Domenica 28 Aprile si terrà la Seconda Assemblea Internazionale della Campagna Stop Enel in preparazione di tutte le iniziative e del Sit-In di sensibilizzazione che si terrà di fronte alla sede dell’Assemblea degli Azionisti Enel il 30 Aprile.
Durante la tre giorni si terranno incontri e seminari, tra cui un approfondimento sul ruolo di ENEL e della finanza nel mercato del carbonio europeo (29 Aprile); l’incontro del Coordinamento Nazionale No Carbone; un incontro con soggetti e movimenti che si occupano di altri settori, come quelli sui trasporti, sulle grandi-opere, sui rifiuti, sui beni comuni.
Tutti i cittadini, i comitati, i movimenti e le associazioni interessate a queste tematiche sono invitate a prendere parte alla tre giorni.

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